Lo scorso 19 giugno il Governo e le parti sociali del settore del Turismo hanno firmato un protocollo di intesa per la formazione e l’inserimento socio-lavorativo di rifugiati e altri migranti vulnerabili.
L’obiettivo dell'accordo è quello di accompagnare all’autonomia le persone presenti nel sistema di accoglienza e rispondere, contemporaneamente, al fabbisogno di manodopera espresso dalle imprese.
Come funziona l'accordo
I ministeri coinvolti ed Ebnt (che riunisce Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita, Filcams - CGIL, Fisascat – CISL e Uiltucs – UIL), coordinandosi sia a livello nazionale sia sui territori, individueranno i beneficiari dell’intesa tra i titolari di protezione internazionale o temporanea e altre categorie di cittadini stranieri in condizione di vulnerabilità con permessi di soggiorno che consentono l’attività lavorativa.
La rete territoriale dell’Ebnt offrirà percorsi formativi dedicati e altre misure di politica attiva del lavoro e promuoverà esperienze nelle aziende associate per quanti li completano, con l’obiettivo di un successivo inserimento lavorativo.