PayPal paga in 3 rate - Clicca per maggiori informazioni!
Venerdì 4 luglio 2025

Il prestito tra familiari: soluzione per superare la presunzione di redditi occulti

a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
PDF
Il prestito tra familiari: soluzione per superare la presunzione di redditi occulti

Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.

Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.

Il rischio principale: l'accertamento sintetico (ex redditometro)

Il principale strumento di controllo dell'Agenzia delle Entrate è l'accertamento sintetico. Sebbene il termine "Redditometro" sia stato politicamente superato e lo strumento riformato nel 2024, il suo principio di base è pienamente operativo: l'Amministrazione finanziaria può confrontare le spese che hai sostenuto con il reddito che hai dichiarato.
Se emerge una sproporzione significativa (ad esempio, acquisti un'auto da 30.000 euro con un reddito dichiarato di 20.000 euro), l'Agenzia presume che la differenza sia reddito "in nero". A quel punto, l'onere di dimostrare il contrario spetta a te.
È fondamentale ricordare che nel processo tributario le testimonianze, specialmente quelle dei familiari, non sono ammesse come prova.

 

Perché formalizzare il prestito è una tripla tutela
Un accordo scritto e ben strutturato non è un segno di sfiducia, ma una forma di tutela necessaria per tutti. Serve a:

    1. provare l'origine dei fondi: fornisce la prova documentale per giustificare all'Agenzia delle Entrate la provenienza del denaro
    2. definire la natura del rapporto: mette nero su bianco che si tratta di un prestito infruttifero e non di una donazione (che potrebbe essere soggetta a imposte specifiche) o di un prestito con interessi (che genererebbe reddito imponibile per chi presta il denaro)
    3. chiarire gli obblighi: stabilisce con precisione l'importo e i termini di restituzione, proteggendo sia chi ha prestato il denaro sia chi lo ha ricevuto.

 

Come strutturare un prestito a prova di fisco
Per essere inattaccabile, un prestito familiare deve fondarsi su tre pilastri:

1. la Scrittura Privata
Un documento semplice ma completo, datato e firmato da entrambe le parti, che specifichi chiaramente:

  • i dati completi di chi presta (mutuante) e di chi riceve (mutuatario).
  • l'importo esatto del prestito.
  • la clausola esplicita che si tratta di un "mutuo a titolo gratuito e infruttifero".
  • le modalità e le scadenze per la restituzione.

2. la "Data Certa"
È cruciale poter dimostrare che l'accordo è stato firmato prima che il denaro venisse trasferito.
I metodi più efficaci e moderni per ottenere una data certa sono:

  • Posta Elettronica Certificata (PEC): scambiarsi il documento firmato come allegato tramite PEC. La ricevuta di avvenuta consegna ha pieno valore legale.
  • Firma digitale con Marca Temporale: firmare digitalmente il file PDF dell'accordo. La marca temporale associata alla firma attesta data e ora in modo incontestabile.
  • Registrazione all'Agenzia delle Entrate: è il metodo più formale, consigliato per importi molto elevati. Comporta il pagamento di un'imposta di registro in misura fissa (attualmente 200 euro), ma offre la massima sicurezza giuridica.
  • Raccomandata A/R: Il tradizionale metodo dello scambio tramite raccomandata "senza busta" (piegando il foglio su se stesso) rimane una valida alternativa.

3. La tracciabilità assoluta
Il movimento di denaro, sia in entrata sia per le eventuali rate di restituzione, deve essere sempre tracciabile e avvenire nel rispetto dei limiti di legge vigenti per l'uso del contante.
Utilizzare sempre uno di questi due metodi:

  • Bonifico bancario: è il metodo da preferire, avendo cura di inserire una causale "parlante" (es. "Prestito infruttifero a favore di [Nome Cognome] come da scrittura privata del [Data]")

oppure

  • Assegno non trasferibile.

Per risolvere ogni dubbio, quando gli importi sono significativi, è però opportuno formalizzare l’atto mediante scambio di corrispondenza ovvero in forma epistolare dove chi riceve l’atto firmato dal mittente lo ricopia in altro foglio, lo firma e lo rispedisce al mittente stesso (su nessuna lettera devono comparire entrambe le firme). In tale ipotesi, la registrazione non è mai obbligatoria se non in caso d’uso (per esempio per un suo utilizzo in una causa avanti l’autorità giudiziaria).

 


Abbiamo pubblicato un modello di contratto personalizzabile, redatto con MSWord, utile per regolamentare, senza eccessivi formalismi, i “prestiti tra familiari” e un secondo modello, preferibile, che si forma per scambio di corrispondenza.

CLICCA QUI.

DOCUMENTI E SERVIZI IN EVIDENZA:
  • Prestito tra familiari

    Prestito tra familiari

    Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
    Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.

    Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
  • Il Trattamento di Fine Mandato

    Il Trattamento di Fine Mandato

    L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani:

    - fiscale
    - gestionale/strategico.

    1. Vantaggi fiscali
    Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori.
    Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
    I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:

    - la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
    - la tassazione separata per il percipiente.


    2. Vantaggi gestionali e strategici
    Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:

      • fidelizzazione e incentivazione: il TFM agisce come un incentivo a lungo termine. Sapendo di avere una somma importante che matura nel tempo, l'amministratore è più propenso a rimanere legato alla società e a lavorare per il suo successo duraturo. È un modo per premiare la lealtà e la permanenza.
      • attrazione di talenti: in fase di assunzione di un manager di alto profilo, offrire un pacchetto retributivo che include anche il TFM rende la posizione più attraente e competitiva rispetto a società che offrono solo un compenso fisso.
      • pianificazione finanziaria: accantonare il costo anno per anno permette una gestione finanziaria più ordinata e prudente. La società non si troverà a dover affrontare un esborso improvviso e imprevisto alla fine del mandato, poiché il costo è stato spalmato contabilmente su più esercizi, dando una rappresentazione più fedele della situazione patrimoniale.

    In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.

    Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

    Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.

    a cura di: Studio Meli S.t.p. S.r.l.
  • Atto dichiarativo di impresa familiare

    L'art. 230 bis del codice civile costituisce una norma di chiusura in quanto regola i rapporti che si vengono ad instaurare tra titolare dell'impresa e suoi collaboratori - parenti e affini - quando tra questi non sia stato configurato un diverso rapporto [quale prestazione di lavoro subordinato (art. 2094 del codice civile), società (art. 2251 del codice civile), associazione in partecipazione (art. 2549 del codice civile), o comunione di azienda (art. 177 del codice civile)].
     Ad ogni modo, quando il rapporto tra familiari risulta inquadrabile nell'ambito dell'impresa familiare, la norma prevede che qualora i collaboratori prestino la loro attività di lavoro in modo continuativo nella famiglia o nell'impresa familiare, gli stessi hanno diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro prestato, a partecipare:

    • agli utili dell'impresa familiare;
    • ai beni acquistati con essa e agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento.

    a cura di: Dott.ssa Cinzia De Stefanis

Documenti correlati:

Altri approfondimenti

tutti gli approfondimenti

Gli approfondimenti più letti

AteneoWeb s.r.l.

AteneoWeb.com - AteneoWeb.info

Via Nastrucci, 23 - 29122 Piacenza - Italy
staff@ateneoweb.com

C.f. e p.iva 01316560331
Iscritta al Registro Imprese di Piacenza al n. 01316560331
Capitale sociale 20.000,00 € i.v.
Periodico telematico Reg. Tribunale di Piacenza n. 587 del 20/02/2003
Direttore responsabile: Riccardo Albanesi

SEGUICI

Social network e Canali informativi

Canali RSS