L’associazione, per poter beneficiare dell'esenzione da ogni prelievo fiscale, deve sempre dimostrare l’esistenza dei presupposti sostanziali, in base ai criteri sanciti dal codice civile.
La Corte di Cassazione, Sezione V Civile, con l'Ordinanza n. 11 del 2 gennaio 2025 ha chiarito che, sotto lo specifico profilo dell’onere probatorio, gli enti associativi non beneficiano di un’esenzione generale da ogni prelievo fiscale, come stabilito dall’art. 111, comma 2, del D.P.R. n. 917/1986 (ora art. 148), in quanto anche le associazioni senza fini di lucro possono, di fatto, svolgere attività di natura commerciale.
Il comma 1 del citato articolo, che prevede che le attività svolte a favore degli associati non siano considerate commerciali e che le quote associative non contribuiscano alla formazione del reddito complessivo, costituisce un’eccezione rispetto alla regola generale contenuta negli artt. 86 e 87 del D.P.R., che stabiliscono l’applicazione dell’Irpeg su tutti i redditi posseduti da soggetti diversi dalle persone fisiche.
Conseguentemente, è l’associazione a dover dimostrare l’esistenza dei presupposti per beneficiare dell’esenzione, in base ai criteri ordinari sanciti dall’art. 2697 del codice civile.
Crediti debiti: valutazione costo ammortizzato 2025
Programma in Excel per determinare il valore dei crediti e debiti in base al criterio del “costo ammortizzato”.
La riforma introdotta dal D.Lgs. 139/15 prevede, in generale e salvo eccezioni, la valutazione dei crediti e dei debiti non più al valore nominale, ma con il criterio del costo ammortizzato. Infatti ai sensi del nuovo art. 2426 c.1 n.8 del codice civile i crediti e debiti vanno valutati applicando il criterio del costo ammortizzato e tenendo conto del fattore temporale.
Programma in MS Excel per la gestione dei beni ammortizzabili.
Determina ammortamenti civilistici e fiscali, plusvalenze/minusvalenze civilistice e fiscali. Prospetti di riepilogo in base alla tipologia del contribuente.
Il Concordato Preventivo Biennale: informativa aggiornata 2025
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un procedimento accertativo fondato su un patto tra professionisti/imprese e fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netta da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un istituto volto a favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi (D.lgs. 12 febbraio 2024, n. 13 – Disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale e successive modificazioni e integrazioni).
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