La Legge di bilancio 2025 (Legge n. 204/2025) ha introdotto alcune modifiche alla disciplina delle due misure di inclusione sociale e lavorativa, ADI e SFL, che sono entrate in vigore dal primo gennaio 2025.
Relativamente all'Assegno di Inclusione (ADI), viene innanzitutto elevato, dagli attuali 9.360 euro a 10.140 euro, il requisito ISEE del nucleo familiare da non superare. Portato, inoltre, dagli attuali 6.000 euro a 6.500 euro, il valore del reddito familiare da non superare, fermo restando il meccanismo della moltiplicazione per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Sale anche, per i nuclei composti interamente da persone con almeno 67 anni (o da queste e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza), il valore di reddito familiare da non superare, che passa dagli attuali 7.560 euro a 8.190 euro annui, sempre moltiplicati per il parametro della scala di equivalenza.
In ogni caso, il valore di reddito familiare da non superare è portato a 10.140 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, secondo quanto risulta dalla dichiarazione sostitutiva unica (DSU) resa ai fini ISEE.
La Legge di bilancio, dunque, adegua il beneficio economico ADI alle nuove soglie:
Tutte le informazioni utili nella guida pubblicata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, aggiornata a gennaio 2025, dedicata ai beneficiari dell'Assegno di Inclusione.
Crediti debiti: valutazione costo ammortizzato 2025
Programma in Excel per determinare il valore dei crediti e debiti in base al criterio del “costo ammortizzato”.
La riforma introdotta dal D.Lgs. 139/15 prevede, in generale e salvo eccezioni, la valutazione dei crediti e dei debiti non più al valore nominale, ma con il criterio del costo ammortizzato. Infatti ai sensi del nuovo art. 2426 c.1 n.8 del codice civile i crediti e debiti vanno valutati applicando il criterio del costo ammortizzato e tenendo conto del fattore temporale.
Il Concordato Preventivo Biennale: informativa aggiornata 2025
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un procedimento accertativo fondato su un patto tra professionisti/imprese e fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netta da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale.
Il Concordato Preventivo Biennale (CPB) è un istituto volto a favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi (D.lgs. 12 febbraio 2024, n. 13 – Disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale e successive modificazioni e integrazioni).
Contratto di locazione breve di immobile ad uso abitativo a scopo turistico
La locazione di immobili per brevi periodi a scopo turistico è una pratica sempre più diffusa. Per orientarsi tra le normative e gli adempimenti, è fondamentale che proprietari (locatori) e ospiti (conduttori) conoscano le regole che disciplinano questi contratti.
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