Il divieto di discriminazione diretta, previsto dalla Direttiva n. 78/2000/Ce, non deve essere limitato alle sole persone che siano esse stesse disabili. Conseguentemente, ogni volta che un datore di lavoro tratti un lavoratore non disabile in modo sfavorevole rispetto al modo in cui è, è stato o sarebbe trattato un altro lavoratore in una situazione analoga, e sia provato che il trattamento sfavorevole di cui tale lavoratore è vittima sia causato dalla disabilità di un familiare, al quale presta la parte essenziale delle cure di cui quest'ultimo ha bisogno, viola li divieto di discriminazione diretta enunciato al detto art. 2, n. 2, lett. a) della citata Direttiva n. 78/2000/Ce.
Così la Corte di Cassazione (Sezione Lavoro - Sentenza n. 13934 del 20 maggio 2024), che ha accolto, con rinvio, il ricorso di una lavoratrice che curava il marito disabile e destinataria dei benefici della L. 104/1992, licenziata per giusta causa, per aver rifiutato un trasferimento lontano da casa.
La sospensione di cui all'art. 67. D.L.n.18/2020, pari ad 85 giorni non può essere considerata operante, come confermato dalla stessa Agenzia delle entrate nella circolare 20.08.2020, n. 25, secondo cui "…può ritenersi ormai superata ….” in quanto lo stesso periodo (8 marzo - 31 maggio 2020) è ora ricompreso nel più ampio arco temporale in cui opera la proroga dei termini di decadenza disciplinata dall'articolo 157, D.L. n. 34/2020.
Nell’interpretazione degli enti di riscossione, dalla lettura combinata della normativa emergenziale da Covid-19, con riferimento ai termini di prescrizione e decadenza, l’agente avrebbe la possibilità di procedere legittimamente alla notifica dei ruoli affidati beneficiando della proroga per tutti i carichi il cui decorso dei termini ha interessato l’annualità 2020.
La prassi del finanziamento dei soci a favore della propria società è assai diffusa in Italia, rappresentando una forma di sostegno finanziario alternativa all'aumento di capitale o al ricorso a prestiti bancari.
La raccolta del risparmio tra il pubblico, che è vietata ai soggetti diversi dalle banche e dagli altri intermediari finanziari autorizzati ed è sanzionata anche penalmente, trova eccezione per i finanziamenti dei soci alla propria società.
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