Sul sito internet del Dipartimento delle Finanze sono stati pubblicati i dati relativi alle dichiarazioni Irpef e agli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), riferiti alle dichiarazioni trasmesse dai contribuenti nel 2024 per l’anno d’imposta 2023 e riguardanti, in particolare:
Ecco alcuni dati in sintesi, come riportati sul sito del Dipartimento.
IRPEF Titolari di Partita IVA
Nel 2023 le persone fisiche titolari di partita Iva che hanno presentato dichiarazione ai fini delle imposte dirette (Irpef o regimi sostitutivi) sono circa 3,8 milioni (+1,6 % rispetto all’anno precedente). I titolari di partita IVA includono gli imprenditori (29,3%), i lavoratori autonomi (13,9%), gli agricoltori (5,8%) e i contribuenti in regimi fiscali agevolati (“regime fiscale di vantaggio” e “regime forfetario”); questi ultimi rappresentano oltre la metà dei titolari di partita Iva (51%). La quasi totalità degli aderenti ai regimi fiscali agevolati è composta da soggetti aderenti al regime forfetario che risultano circa 1,9 milioni (+6,5% rispetto all’anno precedente).
Rispetto all’anno d’imposta 2022, aumenta l’ammontare complessivo del reddito da lavoro autonomo (+7,8%), del reddito d’impresa (+4,7%), del reddito agricolo (+4,3%) e dei redditi dei soggetti che aderiscono al regime forfetario (+11,4%).
In base alla classificazione dei contribuenti in base al reddito prevalente, l’85,1% dei circa 42,6 milioni di contribuenti Irpef detiene prevalentemente reddito da lavoro dipendente o pensione e solo il 6,5% del totale ha un reddito prevalente derivante dall’esercizio di attività d’impresa o di lavoro autonomo, che include anche quello in regime forfetario e di vantaggio.
ISA
Il numero di soggetti interessati dagli ISA nel 2023 è stato pari a 2.741.892, in lieve aumento rispetto all’anno 2022 (+0,3%).
Nel 2023 si registra un incremento del 2,4% nei ricavi e compensi medi dichiarati. Anche il valore aggiunto medio è aumentato del 6,6% rispetto al periodo d’imposta precedente, mentre il reddito medio da impresa o da lavoro autonomo è salito del 10,1%. La platea dei contribuenti soggetti agli ISA è cresciuta leggermente così come la quota di soggetti che ha raggiunto un punteggio pari o superiore a 8.
Calcolo convenienza compensi amministratore o dividendi 2025: versione Cloud
Per il socio/amministratore è meglio percepire un compenso, assoggettato ad IRPEF ma che diventa un costo deducibile per la società, o un dividendo, che ha una tassazione inferiore e un minor carico contributivo in capo al percettore?
È un dilemma ricorrente ma molto difficile da risolvere anche perché non esiste una risposta univoca. Sono diverse le variabili che intervengono e che possono cambiare di anno in anno, anche per la stessa società.
Dal 'lordo' al 'netto': lavoro dipendente. Versione cloud
In ambito di "lavoro dipendente" si fa spesso riferimento alla RAL (Reddito Annuale Lordo), che rappresenta l'ammontare totale che un dipendente guadagna in un anno prima di eventuali detrazioni o imposte.
È un dato importante e facilmente confrontabile tra casi diversi ma non rappresenta né lo stipendio netto su cui può far conto il lavoratore, né il costo effettivo a carico del datore di lavoro.
Richiesta dati per il modello REDDITI PF 2025 (periodo d’imposta 2024)
Per agevolare il lavoro del Professionista abbiamo predisposto dei fogli di lavoro in Word organizzati per l’invio della lettera ai clienti per la richiesta dei dati per la predisposizione delle dichiarazioni annuali modello REDDITI persone fisiche per l’anno d’imposta 2024.
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