Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato l’informativa periodica "Commercialista del Lavoro" che pone l'attenzione sulle nuove tutele per il lavoro autonomo professionale.
L'introduzione delle nuove misure è al centro dei lavori del tavolo tecnico con le parti sociali istituito dal Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, riunitosi in videoconferenza lo scorso aprile.
Il CNDCEC, in particolare, rappresentato dalla rispettiva area di delega, ha evidenziato le necessità di tutelare i professionisti attualmente privi di protezione in caso di perdita del reddito o di impossibilità temporanea all'esercizio della professione per cause di malattia.
Le sollecitazioni del CNDCEC e degli altri enti esponenziali di interessi, si legge nel documento, hanno già trovato riscontro in alcune delle misure inserite nel Decreto "Sostegni", tramite il quale il Governo ha mostrato una rinnovata attenzione nei confronti della categoria.
Particolare attenzione, infine, è rivolta all'ampliamento della disciplina dell'equo compenso, attualmente oggetto di tre proposte di legge incardinate alla Camera dei deputati.
Il CNCDEC si è dichiarato a favore dell'istituzione di parametri di calcolo differenziati per categorie e della possibile introduzione di norme deontologiche utili a garantire il rispetto dei criteri fissati per l'equo compenso. A tal fine, l'istituzione di un osservatorio nazionale per monitorare l'applicazione dello strumento, agevolerebbe l'effettività delle misure.
Prestito tra Familiari nel 2025: Perché un accordo scritto è indispensabile?
Nel tessuto delle relazioni familiari, il prestito di denaro per necessità importanti – come l'acquisto di un'auto, un anticipo per la casa o per sostenere un'attività – è una prassi comune e preziosa. Spesso, dato il forte legame di fiducia, questi accordi si basano su un semplice "impegno morale", senza alcuna formalità.
Tuttavia, questo approccio informale, un tempo la norma, oggi espone a rischi fiscali significativi che non possono essere ignorati.
Cartella di lavoro Excel per il calcolo dei Ratei e Risconti Attivi e Passivi relativi a costi/ricavi con competenza a cavallo di due esercizi.
Il Trattamento di Fine Mandato
L’attribuzione del Trattamento di Fine Mandato (T.F.M.) quale compenso aggiuntivo da riconoscere agli amministratori di una società, presenta vantaggi importanti che si manifestano su due piani: fiscale e gestionale/strategico.
Vantaggi fiscali
Il T.F.M. rappresenta un'importante leva di pianificazione fiscale per le società e un significativo beneficio per i suoi amministratori. Questo compenso, erogato al termine del rapporto di amministrazione, se correttamente strutturato, offre un duplice vantaggio fiscale: per l'azienda che lo accantona e per l'amministratore che lo percepisce.
I benefici fiscali del T.F.M. si articolano principalmente in due ambiti:
- la deducibilità del costo per competenza per la società, con conseguente riduzione dell'imponibile IRES ogni anno e
- la tassazione separata per il percipiente.
Vantaggi gestionali e strategici
Tralasciando il caso – peraltro molto frequente nelle società di piccole dimensioni (cosiddette “familiari”) di attribuzione del TFM per aspetti principalmente fiscali, è utile considerare il TFM un potente strumento di gestione aziendale perché favorisce questi importanti fattori:
In conclusione, per la società il TFM non è semplicemente un costo aggiuntivo, ma un investimento strategico che, se correttamente pianificato, genera un importante risparmio fiscale immediato e contribuisce a creare un rapporto più solido e duraturo con il proprio management.
Questo lavoro affronta i principali aspetti civilistici e fiscali e indica il modo corretto di operare, per permettere l’imputazione della quota annua di costo societario per competenza ed evitare che lo strumento utilizzato porti a contestazioni o riprese fiscali da parte dell’Amministrazione Finanziaria.
Fa parte di questo strumento pratico operativo (tool) il verbale di assemblea dei soci.
AteneoWeb s.r.l.
AteneoWeb.com - AteneoWeb.info
Via Nastrucci, 23 - 29122 Piacenza - Italy
staff@ateneoweb.com
C.f. e p.iva 01316560331
Iscritta al Registro Imprese di Piacenza al n. 01316560331
Capitale sociale 20.000,00 € i.v.
Periodico telematico Reg. Tribunale di Piacenza n. 587 del 20/02/2003
Direttore responsabile: Riccardo Albanesi